Stiava
Aggirata la collina di Montramito si raggiunge con una breve marcia di 2 km la borgata di Stiava.
Il termine Stiava deriva da “tuguria Sclava” ovvero la capanna degli schiavi, nome dato al piccolo agglomerato di capanne entro cui abitavano gli slavi condotti in Italia come schiavi dai successori di Carlo Magno.
Origini del paese
Il paese ha un'origine antichissima è senz'altro legata alla costruzione di un approdo per piccole imbarcazioni; è riparata dai venti e dalle tempeste e posta nel fondo di una conca circondata sui tre lati da ripidi colli. L'ubicazione del porticciolo è incerta, si pensa che si trovi lungo la parte occidentale del paese, dove sono stati trovati anelli adatti a legare le barche.
Sui colli sono sparse varie ville signorili, la più nota è quella appartenuta al Duca di Lucca, Carlo di Borbone. All'ingresso, sotto un alto platano, spicca un pozzo di marmo del Nottolini, opera di pregevole fattura. Piccolo capolavoro di scultura ottocentesca “adornato di sobrie linee architettoniche classicheggianti e da marmi lavorati e disposti con disegno di fine gusto”.
Famosa è la chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta con il suo ottocentesco campanile, di basamento circolare, costruito per tenere a bada i nobili del posto.
La dolcezza del clima favorisce la coltivazione dell'ulivo, della vite e di tante colture privilegiate, come fiori, fragole, asparagi e frutta. Nei giardini crescono aranci e limoni, come nella riviera Ligure.
Eventi
Luglio: "Sagra della polenta con i funghi" (località Montramito)
Agosto: "Festa del pesce" (località Montramito)
Mostre di pittura, scultura e fotografia presso villa Gori.